5×1000 ANCHE ALLE SCUOLE DI STATO?
Ci è parsa strana un’ombra sulla qualità professionale del direttore di La 7 Enrico Mentana. Nella trasmissione “Bersaglio Mobile” di qualche venerdì fa, lo stesso non riusciva a capire un’opposizione esternata contro il 5×1000 nei confronti della scuola di Stato. Non riusciva a capire perché un esponente politico si schierava contro il fatto che un imprenditore del ricco Nord potrebbe ben finanziare la scuola di suo figlio, mentre il Sud (si portava proprio l’esempio di una scuola di Scampia) rimarrebbe al palo, a guardare. Il Mentana sosteneva che nulla verrebbe levato alla Scuola di Scampia se un facoltoso imprenditore del Nord desse il suo 5×1000 ad una scuola, sempre del Nord.
Beh, premesso che non è una bella cosa avere all’interno delle stesse scuole se pur del Nord genitori/imprenditori che ti donano un corposo 5×1000, e genitori/disoccupati che poco hanno da darti. Immaginate l’imbarazzo di docenti e Preside di fronte ad un ragazzo che va male, ma è figlio del ricco imprenditore che ti “passa” un cospicuo 5×1000: non si avrebbe una neppur pallida obiettività.
Ma il buon Mentana non riusciva a capire che ci sarebbero scuole di serie A in aree industriali (che ti offrono laboratori, lavagne intermediali, gabinetto scientifici, corsi extra pomeridiani, preparazione ai test universitari), e scuole di serie B in aree depresse che non potrebbero offrirti niente nulla di più! Ci sarebbero due Italie, due fasce; e poi le università più prestigiose sarebbero preda dei figli dei ricchi. E’ possibile che Mentana non lo capisce? Anche uno sprovveduto lo avrebbe capito!
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