TUTTE LE SCUOLE EXAMINATION CENTRE!

Di anno in anno, il numero delle scuole statali che si propongono quali Examination Centre di un Ente Certificatore esterno (per tutti lo stesso) è sempre più crescente.

Stiamo assistendo ad un proliferare e brulicare di scuole e scuole che ambiscono a diventare centro esame – come se l’obiettivo finale sia quello di essere centro, e magari preoccuparsi un po’ meno della preparazione e degli iter da seguire.

I problemi delle scuole di stato sono di una specifica natura: le risorse. Per esse intendono quelle finanziarie e quelle umane.

Partiamo dalle finanziarie, un capitolo davvero triste per le statali negli ultimi 10 e passa anni. Essi (scuole) sono in grado di garantire un corso veloce (velocissimo diremmo!) di 20, massimo 30 ore di lezione, per raggiungere obiettivi di tutto rispetto, quali il B1 o addirittura il B2. Purtroppo vale sempre la regola “7 chili in 7 giorni”, con la quale vogliamo significarvi che non possiamo azzardare un esame così impegnativo con 20 o 30 ore di lezione specifica.

Talvolta, inoltre, la ratio “docente-allievo” è di 1 a 20 (poche volte meno, spesso di più!), ed anche questo è un punto “a sfavore” per i requisiti della preparazione.

Altro capitolo sono le risorse umane.

Spesso si parla di docenti italiani o di “italo-……” (a vostro buon cuore!).

Ovviamente i madre lingua inglese, quelli che parlano poco o niente la lingua italiana, sarebbero i più adatti. A ciò si aggiunge che gli aggiornamenti andrebbero fatti, anno dopo anno, in seminari residenziali che prevedano la partecipazione dei docenti per almeno un’intera giornata, con un sacrificio economico che scuole di Stato sicuramente non garantisce.

Non vogliamo parlare e sparlare, ma decisamente i ragazzi al giorno d’oggi hanno così tante cose da fare che imbucarsi in un’esperienza dalla riuscita ben dubbia è davvero inadatto.

Scrivete la vostra opinione e ci confronteremo.

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