Docenti in servizio con gli esami di riparazione: ma questi tre mesi di ferie, dunque, dove sono?
Sono iniziati oggi, in un certo numero di scuole superiori, gli esami di riparazione, di saldo per il debito formativo, contratto nell’anno scolastico 2014/2015. Il personale docente deve aver già da qualche giorno interrotto le ferie per la preparazione delle prove scritte. Senza dubbio non possono essere andati oltre venerdì 21, considerando la preparazione delle prove effettuate sabato 22. Dunque i giorni di agosto, in quanto a ferie, devono essere stati 21. E tolte le domeniche e ferragosto, si arriva a 17. Ci immedesimiamo, con questo, coi docenti (sempre delle superiori) che, o interni o esterni, sono stati impegnati anche con gli esami di stato fino a luglio inoltrato. Si parla di un mese appena di ferie, altro che i 36 giorni (esclusi domeniche e festivi!). I tanto decantati tre mesi di ferie sono quasi un sogno, una beffa: diciamo pure un falso! Da un bel pò d’anni i docenti sono sbeffeggiati ed umiliati da più governi, da più ministri, da più parlamentari: sempre di più! Purtroppo questa storia da tre mesi liberi non è vera da un ventennio. Neanche per le scuole elementari e dell’infanzia, con docenti oramai impegnati fino a fine giugno e con ripresa di servizio il 1° di settembre. Semmai due mesi! Eppure si è fatto e si fa ancora di tutto per offendere e comprimere la classe docente, farla lavorare di più e pagarla di meno, sempre meno. Un altro colpo adesso viene inferto dall’ultimo decreto sulla Riforma della Scuola, sedicente “La Buona Scuola” che di buono ha poco o forse nulla! Abbiamo iniziato a leggere cose e lavori di fantasie, scopiazzature varie ed iniziative irrealizzabili per come è fatta l’Italia. Docenti assenti per attività pomeridiane non ben identificate, valutazione professori da parte di organi senza alcuna idonea qualifica a valutare il merito, super poteri ai presidi (come se già ne avessero pochi!), graduatorie con docenti che insegnano in due/tre istituti, sballottati in aree da un anno all’altro. Questo giusto un assaggio di ciò che siamo riusciti a capire. Ed altre fesserie verranno fuori nelle prossime settimane o mesi. Si sarà in grado di conclamare il fallimento di questa riforma a fine del primo anno, ma un occhio attento ha la facoltà di capirlo prima. Del resto non bisogna lanciarsi dentro il fuoco per capire che se ne esce….ustionati.
Tornando al punto d’inizio di questo articolo, è davvero difficile contrastare l’incedere dei politici che continuamente insinuano sul mondo della scuola e su quanti ci lavorano dentro. Si tratta di un universo, a loro dire, dove si lavora poco, ci si assenta quanto si vuole, si produce pochissimo, si è poco professionali, e quanto di peggio ci possa essere a questo mondo. Certamente a prestare bene l’orecchio, a volte sembra, invece, la descrizione di Monte Citorio, con parlamentari assenti, o se presenti al telefono, al tablet, col giornale in mano, e che distrattamente votano quello che viene loro comandato dai banchi dei ministri, al sol fine di non far cadere il governo, il chè vorrebbe dire tutti a casa e fine di un El Dorado.
Di fondo c’è che si sta cercando di raschiare di tutto dovunque, per mantenere i benefit dei nostri 1000 parlamentari. Ecco perchè, poi, ci si scaglia contro il pianeta scuola.
Adesso capiamo.
Comunque, abbiamo capito coi numeri: data del falso e del bugiardo a chi sentite dire che i professori hanno tre mesi di ferie.
Certamente non potrà, nei numeri, smentirvi!
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