I grandi sforzi della scuola statale.
Era stata promessa liquidità per il comparto scuola anche da questo il governo, ma nulla è stato ancora fatto. Al contrario sono stati ridotti i fondi della legge 440/97 con la quale veniva ampliata l’offerta formativa di ogni singola scuola: e pare vada peggio coi PON, nel senso che sembra siano prossimi all’azzeramento. Cosa significherà tutto questo: pochi corsi di recupero, e soprattutto pochissimi progetti interni d’istituto .
Ovviamente le scuole (soprattutto le superiori) dovrebbero occuparsi di ciò che più serve ai loro studenti, soprattutto in funzione di un’imminente uscita degli allievi, proiettati all’università o al lavoro. E’ chiaro che la grande attenzione dovrebbe essere spesa sull’informatica e sulla lingua inglese (o comunque una seconda lingua straniera). Invece, la maggior parte delle scuole superiori dedica la massima attenzione non finalizzata all’ acquisizione di una più che sufficiente professionalità, ma, sentite e tremate, si sta stringendo alle famiglie, con l’unico pensiero di organizzare qualcosa, ma proprio qualcosa, pur di racimolare il fatidico ……. punto di credito. Poco importa, poi, se quella conoscenze documentate e certificate da una scuola sempre più autoreferenziale, servano meno; oppure concluso il Consiglio di classe diventino carta straccia. Gli istituti stanno facendo del loro meglio, piroette comprese, non per dare ai loro allievi quello che serve per il loro futuro universitario e lavorativo, ma col solo scopo di……. far guadagnare ai ragazzi il loro punto di credito. E allora vai col teatro, con l’educazione alla sessualità, il coro, la solidarietà, l’educazione alimentare, il cinema: tutte materie interessanti, tutti argomenti validi, ma che difficilmente potranno essere spesi in un futuro. Per carità, nulla vieta, e soprattutto è ammirevole da parte dell’istituto offrire questi servizi gratuitamente. Ma a volte si esagera con lo sponsorizzare sempre e dovunque non tanto questi impegni pomeridiani ma soprattutto il fatto che diano diritto ai vari 0,10- 0,20- 0,30! Non si è colpevoli di nulla da parte delle scuole se non di “distrarre” l’utenza da quelli che dovrebbero essere i veri bagagli e gli insostituibili saperi degli uomini del domani. Vediamo che spesso accettano e gradiscono tanti e tanti ragazzi, magari col solo pretesto che tale impegni siano di breve durata, offrono certezza della frazione di credito e, soprattutto, sono gratis. Notiamo ciò con sommo dispiacere allorquando si tratta di allievi, figli di famiglie con reddito medio alto: è un vero peccato. Allo stesso tempo diciamo alle famiglie con reddito basso che, se vogliono, possono facilmente affidarsi a noi. Nella qualità di Circolo Culturale no profit nonché di Associazione di Promozione Sociale, assicuriamo ai meno abbienti la certezza di coti ridottissimi, oltre alla possibilità usufruire di borse di frequenza ai nostri corsi gratuitamente. Crediamo che, per la cultura, qualche sforzo economico valga la pena farlo. Poi il resto può anche venire, e le iniziative della scuola di Stato……. ben vengano!
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