IL VERO VOLTO DI CARLO II

Re Carlo II Stuart, successore di Carlo I, arrivò al trono dopo la morte del Lord Protector Oliver Cromwell nel 1660. Fu a tutti noto come “The Merry Monarch” (il sovrano spensierato), e spesso si è dato un’immagine di lui come un sovrano per niente attaccato al potere, che fece dei patti di non aggressione e indipendenza reciproca col Parlamento, e che visse nella sua reggia lontano dalla vita politica e delle problematiche del regno. Addirittura si vociferò, piuttosto spesso, che la sua residenza fu quasi un luogo di perdizione e di libertinaggio, con una corte incline a stare appresso a donnine, dando sfogo alle sue massime voglie. In effetti questo fu vero. In parte, ma fu vero. Fu molto chiacchierata, ad esempio, la frequentazione del sovrano – a corte – con l’attrice Eleenor “Nell” Gwyn. E, presumibilmente, pare non sia stato un caso che le donne fossero ammesse a calcare le scene – guarda caso proprio sotto il regno di Carlo II. Ai tempi del teatro elisabettiano le donne non erano ammesse a salire sulle scene, ed i loro ruoli venivano interpretati da giovani ragazzi. Addirittura successivamente, sotto Cromwell, i teatri vennero chiusi, così come furono sospesi tutti gli intrattenimenti pubblici. Un periodo stretto e puritanissimo (se si può utilizzare questo superlativo). E altri nomi, maschili e femminili, si intrattenevano alla corte del sovrano, segno di una ritrovata (ma forse eccessivamente)….spensieratezza a corte. Tuttavia le cose non andarono poi così, nel senso che Carlo II no fu un sovrano così tanto disinteressato ad una certa politica, levandosi peraltro qualche sassolino dalla scarpa contro i suoi oppositori e, soprattutto, contro quanti furono gli oppositori di suo padre Carlo I. Egli fece individuare centinaia di nemici politici di suo padre, con brutali vendette sopra di essi. Decine furono accusati di regicidio e alcuni vennero condannati a morte per impiccagione, altri annegati, altri ancora squartati in pezzi. Addirittura alcuni corpi furono riesumati, come ad esempio quello di Cromwell, morto nel 1658. Si, fu fatto riesumare, avvinto in catene e poi impiccato… da morto!
Lo stesso sovrano rimase impigliato in quella che fu definita l’isteria anti cattolica (che proveniva dal Parlamento che Carlo non voleva deludere o dal quale non voleva discostarsi). Ebbene, in questo vi fu il timore che l’Inghilterra tornasse ad avere un sovrano cattolico in quanto la regina (Caterina) non sembrava partorire un erede maschio, e per questo motivo il trono sembrava destinato al fratello di Carlo – James, duca di York (fervente cattolico). La soluzione fu dare sua nipote Mary al Protestante Guglielmo d’orange, assicurandosi così una successione non cattolica.
Negli ultimi anni di regno Carlo riuscì anche a liberarsi del parlamento, ma per fortuna fu un sovrano che seppe amministrare e governare, anche forte del buon nome che si era guadagnato nel corso del suo regno. Egli era riuscito ad accontentare molti, i più, soprattutto dopo il più buio oscurantissimo di Oliver Cromwell. Sotto di lui l’Inghilterra era cresciuta nella prosperità in fondo, e fu proprio questo sovrano ad antevedere una nazione che cresceva, il potere sui mari, le grandi colonizzazioni, che infine sfociarono nell’Impero Britannico.

 

 

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