L’INGLESE (SECONDO LA SCUOLA DI STATO)
Quello che stiamo per narrarvi è un caso limite, non emblematico. Non sempre accade questo nella scuola di Stato. Eppure potrebbe accadere a vostro figlio.
Due anni fa (siamo all’anno scolastico 2012/2013) il piccolo “P.” frequentava la II media in un paese del nostro comprensorio. Dopo qualche mese di frequenza i genitori, rendendosi conto che il suo inglese era veramente debole, si rivolgono a noi. Dopo un attento test, lo inseriamo in un adeguato gruppo del suo livello, ma dopo qualche lezione i genitori si rivolgono da noi un tantino preoccupati, col timore che il loro ragazzino non seguisse bene la lezione con veri madrelingua. Ci peritiamo, quindi, di ingaggiare un insegnante italo-canadese, con laurea italiana, per poterlo affiancare. Dopo un altro mese l’esito del quadrimestre, al quale si unisce la sentenza di condanna di dover frequentare un corso pomeridiano con docente della sua scuola media. Di fronte ai nostri consigli di un percorso nostro già iniziato ed una didattica già avviata, i genitori di “P.” insistono nel portare via il figlio, anche perché DOVEVA frequentare altri corsi di recupero attivati dalla sua scuola media.
E così è stato. Noi, da parte nostra, mandiamo a casa l’insegnante attivata, quasi come se si fosse su “scherzi a parte”! Del giovane “P.” perdiamo ogni traccia nel successivo anno scolastico. All’inizio di quest’anno “P.” e la sua mamma si presentano presso di noi. Era già iscritto alle scuole superiori (una prima classe, ed i test d’ingresso di settembre manifestavano una prima condizione senz’altro precaria). Da noi nuovamente testato viene collocato con allievi di II/III media (iniziale), lui di I superiore. I suoi progressi erano quindi stati nulli. Continua a frequentare, adattandosi al gruppo, e cercando di prendere il meglio dal gruppo e dai docenti. Riusciamo anche a collocarlo ad un esame Trinity (chiaramente al suo livello). Non ci interessa più di tanto cosa abbia fatto e deciso di lui la scuola superiore che lo avrebbe in gestione. Sappiamo solo che, in caso di necessità, di debito formativo, userà più o meno gli stessi mezzi della scuola media da cui proveniva: 15 – 20 ore di corsi di recupero, con allievi di varie provenienze e con varie esigenze e problemi di competenze linguistiche. E guai a non farli: qualcuno si potrebbe arrabbiare!
Pensateci, genitori: la storia di “P.” potrebbe accadere anche a vostro/a figlio/a.
Sarebbe un vero peccato!
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