PRE ISCRIZIONI SCUOLE SUPERIORI: CON OGGI SI CHIUDONO GLI SPETTACOLI!
Non siamo intervenuti fino ad ora in quanto non abbiamo voluto interferire col pianeta scuole superiori, anche perché ci resta ancora un po’, un bel po’ di rispetto per la scuola pubblica. Tuttavia non possiamo non notare, e far notare, alcune strane distorsioni. Ci riferiamo alle politiche di propaganda utilizzate da un po’ tutti gli istituti, tutti quanti intenti ad assommare, quà e là, quanti più possibile allievi passassero dalle medie alle superiori. Parliamo con in mente le iscrizioni come si facevano fino al periodo dei….Decreti Delegati. Non ci riferiamo ad un secolo fa ed oltre, ma a qualche decennio fa. Intanto i ragazzi concludevano il loro ciclo di conoscenze per fine giugno e poi, sentite le proprie inclinazioni, ragionavano con la famiglia, ascoltando i loro docenti, tenendo in gran considerazione il giudizio conclusivo steso dalla commissione d’esami (che scaturiva dalle performance finali dell’allievo) – allora e solo allora (primissimi di luglio), con tutti questi elementi (più che sufficienti) provavano ad accedere alle superiori. Adesso, sin dalle prime settimane della terza media, i ragazzi si sentono coinvolti nell’orientamento alle superiori – un’espressione ignota fino a qualche decennio fa! E di già, con 1/3 del bagaglio culturale mancante (ci riferiamo alle conoscenze dell’ultimo anno della media – per intenderci), si trovano proiettati in un bazar di offerte scuole superiori, una più allettante dell’altra. Sembrano “Pinocchio nel paese dei balocchi” quando i rappresentanti delle scuole superiori si accalcano a questa od a quella scuola media per attirare ed ammaliare. Simulazioni, allievi testimonial, filmati, recite. E poi ricevimenti negli istituti superiori tutti tirati a nuovo, super pulitissimi, super efficientissimi, con super sorrisi e buffet. Funziona tutto in quei giorni, tutto è più bello, appariscente, forse anche….fosforescente! Ci si diverte, si balla e si canta, si mangia, c’è addirittura chi propone le crepes! Veramente ridicolo, solo ridicolo. Si promettono ore ed ore di laboratori (quando poi mancano i reagenti!), ore di esperimenti (quando i programmi da svolgere e le interrogazioni incombono!) – si assiste a di tutto. Vorremmo scendere ancor più nei particolari e dettagli, ma temiamo di rischiare di entrare in accese polemiche – il chè non ci metterebbe paura.
Cionondimeno, è nostro obbligo spezzare una lancia a favore di tali politiche. La parola magica e tragica allo stesso tempo è….”accorpamento”! Ebbene si, il grosso della benzina che fa muovere questi motori che mettono in azione decine di persone per ciascun istituto è il timore di non fare abbastanza iscritti, e quindi essere assorbiti da un vicino istituto che sia più grande. Per questo motivo si tenta di fare 100 e più nuovi iscritti – anche 120, 150: così l’autonomia dell’istituto è salvaguardata. E spesso questo spauracchio incombe sulle valutazioni, allorquando un istituto si “permette il lusso” di valutare e selezionare: e la scuola sarà – non soppressa – ma assorbita da altre. Comunque questo è un capitolo a parte, che magari tratteremo in altre occasioni. Oggi parliamo dei pennacchi, delle scintille, delle faville che si vedono in fase di pre iscrizione. E le promesse? A bizzeffe! Dio solo sa. Promesse di qualità, di quantità, di programmi, di sbocchi finali, di attività dell’offerta formativa…..ed altro – ed altro!
Questo spiega i risultati di un’indagine condotta di recente dall’Istituto Alma Diploma circa il grado di soddisfazione espresso da allievi di 4° e 5° anno delle scuole superiori. Pensate che circa il 46 % (si, avete letto bene: il quarantasei percento!) si è dichiarato scontento delle aspettative che attendeva dalla scuola superiore frequentata. Questo è il risultato di tante promesse poi tramutatesi in inganni rivolte a ragazzi di 13 anni. Beh, si potrebbe dire: magari avranno frainteso! Ma è possibile? Tutti quanti? Attenzione, non si tratta del 3 o 4 % – qui c’è quasi mezzo panorama scolastico scontento!
E allora? Tornare indietro è impossibile. Ma meno pennacchi, meno spettacoli, più sostanza: questo sì che non guasterebbe. E poi spegnere questi timori delle scuole, che vengano depotenziate. La norma non dovrebbe permetterlo. Penalizzare chi seleziona: deleterio! Dobbiamo tutti capire che spesso accorpare equivale ad….accoppare! In gamba a tutti gli istituti superiori per il 2016/2017!
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