UNA O PIU’ SCUOLE?

Una FAQ alla quale abbiamo risposto il 13 novembre scorso ci chiede un’opinione sul fatto di avere sedi decentrate della medesima scuola di lingue nello stesso territorio, a pochi  chilometri di distanza. La risposta è affermativa solo se si parla di un’utenza scolastica di un numero considerevole di allievi. Parliamo di 200-250, se non addirittura per un numero di 300 studenti frequentanti. Se così non è può trattarsi di una semplice moda, mania di essere presenti in più luoghi, anche se con minore incisività ed efficacia. Si dà e si ha l’impressione di essere più vicini al proprio pubblico ma vi è un certo numero di implicazioni negative di cui diamo una breve esamina. Intanto si raddoppia tutto in quanto a spese: la sede ha un costo, deve essere mantenuta, pulita, illuminata, riscaldata. Sono da calcolare costi informatici e di strumentazioni (ad esempio un fotocopiatore), abbonamento, utenze ed allacci per linea internet. Apparecchi telefonici e televisivi, impianti di lettori CD – lettori DVD. Opportuna biblioteca, accorgimenti per la sicurezza, estintori. Tutti costi che, ovviamente, vanno ad incidere sulle spese di gestione. Spese che, nei costi dei corsi, vanno a carico dell’utenza (cioè le famiglie).

Ma è soprattutto la didattica a risentirne. Pensiamo di avere una scuola con 100 allievi. Possono essere organizzati corsi con gruppi da 8 – 10 allievi con 12 – 13 livelli diversi se tale insegnamento è ovviamente ripartito tra bambini ed adulti. Se i 100 allievi vengono ripartiti in due sedi operative, nel numero di 60 e 40, i livelli sono sempre meno. Addirittura per evitare sprechi vengono ingrossati i gruppi e questo rappresenta un evidente danno per la didattica. E’ chiaro che se c’è una scuola dove è possibile trovare un numero elevato di livelli, i genitori possono stare certi che i propri figli riusciranno a trovare un gruppo che fa al loro caso ed al loro livello. Addirittura, dello stesso livello di conoscenze, si possono fare anche più gruppi, diversificando in base agli orari ed ai giorni più consoni ai ragazzi. A questo punto, dopo l’esamina di questi 2-3 elementi di una certa rilevanza, si possono fare una serie di conclusioni in merito.

Queste manie, vezzi, spavalderie di avere più sedi nel fazzoletto di pochi chilometri, hanno degli effetti negativi sull’utenza. Intanto vi è una leggera lievitazione dei costi d’esercizio, costi che vanno a ricadere sull’utenza. Inoltre, come dimostrato, anche la didattica ne risente, in quanto i gruppi di livello sono inferiori, e gli allievi tutti devono adattarsi alla men peggio a dei livelli misti (con lezioni / pastone) che “rassomigliano” al loro livello, ma non è su di loro cucito. Questo porta ricadute negative sull’efficacia dei corsi. Inoltre l’avere un minor numero di gruppi comporta che, giorni ed orari sono veramente ridotti, con un certo disservizio per l’utenza.

Insomma, quello che in un primo tempo poteva sembrare un elemento favorevole per il sol fatto geografico, alla fine risulta decisamente negativo per i costi di un corso, l’omogeneità dei livelli dei vari gruppi, le opzioni di poter sceglier giorni ed orari adeguati.

Tra glia altri danni ve ne è anche uno di natura sociale, che consiste nel relegare un abitante nel proprio paesino, dandogli un contentino di natura quasi “geografica”, senza invece dare la sensazione che, a pochi minuti d’auto (o bus/treno) vi è una scuola attrezzata, all’avanguardia, con costi accessibili, gruppi che sono studiati ai giusti livelli, opportunità di scegliere più orari in più giorni.

Sicuramente una scelta sbagliata.

Ma la gente è libera anche di….sbagliare!

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