UNA PIAZZA DA VIVERE ANZI, DA RIVIVERE

Scriviamo all’indomani della bellissima esperienza del gazebo divulgativo in piazza dei Martiri a Locri (vedansi foto), con qualcosa in più da dirvi.

Questa del gazebo era un’idea che avevamo in testa da un bel po’ d’anni e finalmente l’abbiamo realizzata. Possiamo anche supporre che qualcuno che opera nel medesimo campo d’azione potrebbe tentare di emularci su altre piazze, ma sappiamo che essere copiati è il destino di chi è originale!

L’esperimento è felicemente riuscito sia sotto l’aspetto organizzativo (per il quale si ringrazia altresì l’Amministrazione Comunale di Locri ed alcuni suoi impiegati), che sotto la veste delle presenze. Infatti, considerando che si trattava di sabato 17 e domenica 18 settembre – un week-end ancora estivo – e che molte perone l’hanno trascorso in spiaggia, ci dichiariamo soddisfatti. Tale soddisfazione scaturisce dal fatto che, soprattutto nel turno di domenica sera, le persone in giro (a piedi ed in auto) si sono timidamente affacciate alla nostra iniziativa, ed addirittura alcuni hanno effettuato le apposite iscrizioni ai nostri corsi: un bel successo.

Una cosa che ha giocato a nostro sfavore, ed è qui che vogliamo argomentare, è stata la appena sufficiente presenza di persone in piazza dei Martiri. E’ vero, siamo ancora (o eravamo?!)  presi dalla stagione estiva, ma è il caso di ripopolare la nostra città e la sua piazza! Ci stiamo trovando di fronte ad uno strano esodo da Locri, quasi per posizione. Si va via da Locri quasi immotivatamente e senza battere ciglio. Eppure a Locri c’è una piazza, un lungomare, un minimo di attrazioni, pasticcerie e gelaterie, un elegante confortevole ed aggiornato cinema, palestre e sodalizi sportivi, luoghi di intrattenimento sociale, scuole di lingue ed adeguati posti di cultura. Potremmo anche andare avanti e citare dell’altro, ma ci fermiamo qui per non sparare troppo in alto. Eppure si emigra, si emigra magari a pochi chilometri, col futile e stupido motivo che si va ….. in cerca di negozi! Ma, ci chiediamo, è possibile che ogni settimana si facciano acquisti? E’ possibile che ogni sera si faccia shopping (con questa crisi!) ? E’ da credere che una sera si ed una si vi sia il motivo di emigrare (e poi una emigrazione a pochi chilometri è buffa quanto pretestuosa oltre che molto poco intelligente!) ? Chiediamoci, invece, se, per non morire, non sia il caso di rivalutare e far rivivere la nostra piazza, i nostri luoghi di aggregazione, le nostre attive ma povere attività produttive, le nostre scuole (anche le private – purché serie!). Facciamo un sereno atto di riflessione e spostiamoci altrove solo quando necessario, considerando, in fondo, che la Locride è un tutt’uno! Non siamo, certamente, noi, con questo, di spirito secessionista: anzi! Ci sentiamo al contrario cittadini del mondo, ma con un senso della cittadinanza logico, rispettato, ricambiato, che abbia un senso! E soprattutto che non lasci Locri e la sua piazza principale scarsamente affollata, una quasi Waste Land !

Ripensiamoci, tutti quanti, di ritornare in piazza come ai vecchi tempi (forse non troppo vecchi), rientrando possibilmente dalle altre piazze e, di tanto in tanto, abbandonando per un’ora o due, le piazze virtuali del computer!!

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